IV domenica di Avvento
2Sam 7,1-16; Sal 88 (89); Rom 16,25-27; Lc 1,26-38
"Rallegrati piena di grazia, il Signore è con te"
La pagina in cui Luca presenta l'annuncio della nascita di Gesù, nel dialogo tra l'angelo e Maria, si può collocare tra i racconti di chiamata e rivela una struttura in continuità con i racconti biblici in cui è presentata la vocazione di un inviato di Dio. Maria è vista da Luca come il vertice della chiamata ad Israele, e riferimento della chiesa in rapporto a Cristo.
'Io sarò con te' è la parola che compare come elemento centrale in questi racconti. Così nella chimata di Mosè: "Il Signore disse... Ora và io ti mando dal faraone. Fa' uscire dall'Egitto il mio popolo, gli israeliti! Mosè disse a Dio: chi sono io per andare dal faraone e per far uscire dall'Egitto gli israeliti? Rispose: Io sarò con te" (Es 3,7.10-12). Come per Mosè, così anche per Gedeone: "L'angelo del Signore gli apparve e gli disse: il Signore è con te... Signor mio come salverò Israele?... Io sarò con te" (Gdc 6,11-16): Così ancora nel momento della vocazione del profeta Geremia: "Non dire sono giovane, ma va' da coloro a cui ti manderò e annuncia ciò che ti ordinerò. Non temerli, perché io sono con te per proteggerti" (Ger 1,4-8).
La parola dell'angelo 'il Signore è con te' va quindi collegata alla struttura dei racconti di vocazione in cui questa espressione ritorna come risposta di fronte alle obiezioni del chiamato di fronte all'annuncio che irrompe inatteso nella sua vita: 'come è possibile?'. E' l'inatteso annuncio ma è anche l'inedito manifestarsi di un Dio che sceglie i piccoli. La risposta a queste obiezioni è già un manifestarsi di Dio come colui che può portare a compimento quanto sta chiedendo perché solo Lui può donare la forza creatrice dello Spirito.
Maria di fronte ad una chiamata percepita nella sua esistenza s'interroga, presenta la sua obiezione, fondata sul senso della sua debolezza e pochezza. Come è possibile? Dichiara la percezione della sua povertà e nello stesso tempo dice la sua disponibilità a compiere quanto Dio sta operando in lei.
Paolo rivolgendosi ai Corinzi dice: "Considerate infatti la vostra chiamata fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio" (1Cor 1,26-29)
Giacomo, nel suo scritto inviato alle 'dodici tribù disperse nel mondo' dice: "Ascoltate fartelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano?" (Gc 2,5)
Nella chiamata di Maria si possono ritrovare le radici della chiamata sia del popolo d'Israele, chiamato non perché il più grande di tutti i popoli o perché potente, ma perché debole e povero (Dt 7,7) sia della comunità cristiana.
In questa prospettiva la chiamata è dono di amore e opera del Padre che si china sulla povertà dei suoi servi e sceglie coloro che non hanno motivi di vanto. L'unico motivo di vanto è il dono grazioso del suo amore.
Nell'esperienza della fede l'essere insignificanti agli occhi del mondo, il non possedere titoli di vanto, è lo spazio libero per una azione gratuita e trasformante di Dio. Lì dove non c'è segno di potenza o ricchezza umana c'è il luogo giusto perché si manifesti la sua grazia. Ma ciò implica una consapevolezza ed anche una scelta di non avere peso dal punto di vista del mondo. Nella vocazione di Maria c'è una traccia profonda di indicazione della vocazione della chiesa: alle comunità cristiane è chiesto di mantenere questa esperienza di povertà costitutiva per poter vivere una testimonianza credibile della grazia di Dio. Solamente così una comunità che segue Gesù potrà rendersi solidale e farsi compagnia dei poveri, coloro che umanamente non hanno motivo di vanto e sono i prediletti del Padre.
La chiesa dovrà poter ripetere con Pietro: "Non possiedo né oro né argento, ma quello che ho te lo do: 'Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina'. E presolo per la mano destra lo sollevò" (At 3,6-7)
Solamente nel non possedere altro motivo di ricchezza e forza è possibile l'attenzione a chi non può camminare, la parola che apre a poter mettersi in cammino ed il gesto del prendere per mano e sollevare.
Il saluto 'Il Signore è con te' si concretizza per Maria nel dono dello Spirito. Alle radici delle tante chiamate di Dio nella storia della salvezza sta il dono dello Spirito che fa muovere, rende coraggiosi nel vivere una fedeltà alla Parola nonostante le contraddizioni. Maria è donna benedetta che accoglie in sé la chiamata di Israele e della chiesa, la figlia di Sion. Così Luca nella sua opera presenta una discesa dello Spirito in Maria e una discesa dello Spirito sulla prima comunità dopo la risurrezione (At 2). Tutte queste vocazioni sono in rapporto alla grande vocazione di Gesù: è lui il Cristo, chiamato e unto, battezzato nello Spirito santo per portare la bella notizia ai poveri.
"Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il Dio con loro. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi, non ci sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate" (Ap 21,3-4).
Alessandro Cortesi op
> CHI SIAMO
La Fraternita palermitana si riunisce di norma due volte al mese (il 1° e il 3° Lunedì alle ore 21) presso il convento dei Padri domenicani, sito in via Bambinai n. 18 - c.a.p. 90133 - (dalla via Roma, zona Poste centrali; dal lungomare, rione San Pietro).
Scopo delle adunate è l'incontro fraterno unito alla preghiera e alla meditazione della Parola di Dio, in funzione della predicazione: sia dei singoli sia del gruppo. Si punta così a formare dei laici adulti, capaci di permeare le realtà secolari con lo spirito cristiano (cf. , nel Concilio ecumenico Vaticano II, Lumen gentium, n. 31) secondo l'ideale domenicano.
Una sottolineatura è data anche alle tematiche attuali di Giustizia e Pace (cf. Costituzione fondamentale del laicato domenicano, n. 6), nella memoria operativa dei tanti che - nell'Ordine domenicano - si sono battuti per un mondo migliore, in cui la tranquillità universale (pace) non sia frutto di armistizi o silenzio delle armi, ma piuttosto del "dare continuamente a ciascuno il suo" diritto (giustizia).
> L'IDENTITA' E LA STORIA
> LA SPIRITUALITA'
> I MAGGIORI LAICI DOMENICANI
Su La Pira e Sturzo sono stati recentemente aperti, a Firenze e a Roma, processi diocesani super virtutibus.
Benedetto XVI RINUNCIA al mandato petrino

VIVA BENEDETTO XVI, Papa dotto, mite e capace di atti importantissimi (tra cui l'aver dato norme severe contro la pedofilia e il riciclaggio del denaro, in cui era coinvolto lo IOR).
Ma VIVA SOPRATTUTTO LA CHIESA CATTOLICA, nella quale PERMANENTE non è la figura dell'uomo, persino il santo, che rimane ministro (ossia servitore), ma di GESU' CRISTO NOSTRO SIGNORE, che l'ha fondata e la continua a governare fino alla fine dei tempi.
Perchè SU DI ESSA, come promesso dallo stesso Signore, LE PORTE DEGLI INFERI "NON PRAEVALEBUNT" !
Sulla manovra economica, DALLA PARTE DEGLI ULTIMI
La manovra economica in discussione alla Camera colpisce, non per la prima volta, le famiglie e le persone più deboli.
In un contesto economico-sociale assai critico - in cui la famiglia è obbiettivamente alla base del welfare italiano, tamponando le insufficienze delle istituzioni pubbliche, centrali e locali, circa i giovani disoccupati, gli anziani e gli ammalati - ci indignano i tagli lineari delle agevolazioni fiscali, seppur per il 2013-2014, riguardanti persino i figli a carico e le spese sanitarie. Ma anche la stabilizzazione, per l’immediato, degli aumenti provvisori delle accise sui carburanti, che porta complessivamente le tasse sul carburante al livello più alto dal 1995, è una ver’e propria stangata per consumatori e imprese.
Ci appare, peraltro, paradossale che chi ha chiesto ed ottenuto il consenso elettorale promettendo « meno tasse per tutti » oggi non riesca a calibrare diversamente questa manovra, pur indispensabile per la tenuta dei conti italiani secondo i parametri dell’Unione europea.
Se, quindi, come ha dichiarato in queste ore lo stesso Ministro dell’economia, « la salvezza arriva dalla politica » e « la politica non può fare errori », auspichiamo una modifica sostanziale, se non sui numeri, sui primi destinatari della manovra stessa, che rischia di impoverire ulteriormente il c.d. ceto medio, dando l’impressione di risparmiare i ricchi di un Paese, in cui il 10% delle famiglie possiede il 44% della ricchezza nazionale.
Pertanto, si attivino specialmente quanti in Parlamento si dicono credenti, ricordando che per « l'oppressione dei miseri e il gemito dei poveri, io sorgerò - dice il Signore - » e « metterò in salvo chi è disprezzato » (Salmo 11, 6).
Commissione Nazionale della Famiglia Domenicana Giustizia Pace e Creato
Roma, 15-7-2011
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X GIORNATA per l'IMPEGNO e la SOLIDARIETA'

APPELLO al Papa per Padre Pino PUGLISI MARTIRE
A Palermo dalla parte di lavavetri e senzatetto
E' appena entrata in vigore un'ordinanza del Sindaco di Palermo che prevede un'aspra sanzione pecuniaria, tra l'altro, nei confronti dei lavavetri ai semafori delle strade e di persone senza fissa dimora sorprese a bivaccare (sic). Il provvedimento ritiene che le loro attività creino problemi di ordine pubblico: l'intento è dunque quello - ha dichiarato il Sindaco - di "migliorare la qualità della vita dei cittadini", rispondendo "anche ad un sentire comune".
Tuttavia è paradossale che, in una città in cui la violazione delle regole è all'ordine del giorno, si chiamino a rispondere di comportamenti illeciti i poveri, quali sono le persone umane che chiedono qualche centesimo agli incroci o, in mancanza di un'abitazione, si sistemano a dormire tra improvvisati cartoni e coperte. In un momento in cui, secondo i dati Istat, la disoccupazione dilaga e si allargano le aree di povertà nella città, questa misura è davvero sorprendente, anche perchè rischia di consegnare uomini e donne che vivono di espedienti alla commissione di veri e propri reati, se non alla mercè della criminalità organizzata.
La decisione, in ogni caso, non risponde affatto al nostro sentire di cittadini e di cristiani, che anzi affermano con forza come una vita migliore per Palermo sarebbe, non già quella in cui gli indigenti siano resi invisibili, togliendo dagli occhi di chiunque lo scandalo della miseria, bensì quella intessuta di attenzione, da parte di ciascuno, ai bisogni degli ultimi, in nome di una reale solidarietà e giustizia.
Palermo, 24 Settembre 2010 (pubblicato su La Sicilia - Palermo del 5-10-2010, p. 33)
Fra' Graziano Bruno o.f.m., Giustizia Pace Integrità del creato - Sicilia
Fra' Giovanni Calcara o.p., Commissione nazionale di Giustizia e Pace della Famiglia domenicana
Francesco Lo Cascio, Movimento Internazionale per la Riconciliazione
Salvatore Scaglia, Commissione nazionale di Giustizia e Pace della Famiglia domenicana
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Il Papa a Palermo e le polemiche
Sulla promozione INTEGRALE della persona umana
NESSUNO, se non Dio Padre, CONOSCE il tempo del RITORNO DI CRISTO !
Si fanno sempre più consistenti, sui vari mezzi di comunicazione sociale, dicerie circa un imminente ritorno di Gesù. Ne può così derivare paura, rassegnazione, pessimismo cosmico, deresponsabilizzazione personale o consumazione edonistica dell'esistenza.
Tuttavia il VANGELO odierno (Domenica 15 Novembre 2009) fa piazza pulita dei FALSI PROFETI, che, ieri come oggi, pretendono di conoscere il momento della SECONDA VENUTA DI CRISTO (c.d. parusìa): "Gesù disse ai suoi discepoli: « In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. [...] Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre » " (Marco 13, 24-32, passim).
Tuttavia il VANGELO odierno (Domenica 15 Novembre 2009) fa piazza pulita dei FALSI PROFETI, che, ieri come oggi, pretendono di conoscere il momento della SECONDA VENUTA DI CRISTO (c.d. parusìa): "Gesù disse ai suoi discepoli: « In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. [...] Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre » " (Marco 13, 24-32, passim).
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IX GIORNATA per l'IMPEGNO e la SOLIDARIETA'
PREDICAZIONE. 21-12-08. Commento alla Sacra Scrittura
Pubblicato da Laici Domenicani di Palermo
I DOMENICANI del Meridione E LE SFIDE di oggi (Giustizia e Pace)
Palermo, 10 Agosto 2009
http://groups.google.it/group/giustizia-pace-integrita-del-creato/browse_thread/thread/983c4859fa3e215b?hl=it
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IL POVERO NON E' UN CRIMINALE
- Francesco Lo Cascio, Movimento Internazionale per la Riconciliazione
- Salvatore Scaglia, componente della Commissione nazionale di Giustizia e Pace della Famiglia Domenicana
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PETIZIONE contro la PEDOFILIA
Firmiamo dunque in massa la petizione internazionale contro la pedofilia (sul sito sotto indicato), promossa dall'associazione Meter di Fortunato Di Noto, sacerdote di Avola (SR), da anni impegnato sul fronte della tutela dei bambini.
http://www.associazionemeter.org/index.php?option=com_content&task=view&id=63&Itemid=68
Palermo, 28 Settembre 2008
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La chiesa di san Domenico a Palermo (pantheon dei siciliani illustri): nell'annesso convento - sul retro - si incontra la F.L.S.D.

L'obelisco dell'Immacolata, davanti alla chiesa, e il simulacro della Madonna del Rosario, all'interno, attribuito a Girolamo Bagnasco (prima metà XIX sec.)
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Laici domenicani di Palermo e Catania a Caltanissetta, con la calotta cranica di San Domenico, nel Maggio 2009