23 Agosto: S. ROSA DA LIMA (1586-1617)
vergine, laica domenicana
Dal Lezionario proprio dell’Ordine dei Frati Predicatori
Sir 3,17-26; Salmo 44; Gv 15,4-11
“DAGLI UMILI EGLI E’ GLORIFICATO”. L’umiltà, la preghiera, la meditazione, la carità fanno di Isabella Flores la “Rosa” da Lima che ancora oggi è ammirata e venerata non solo per la sua santità, ma anche per il coraggio che ebbe nel prendersi cura degli indios che lei vede come “gli ultimi e i piccoli”. Nata da una nobile famiglia spagnola, caduta in difficoltà, alterna alla preghiera il lavoro manuale nel realizzare ricami che poi vende per ricavare il necessario non solo per la sua famiglia ma anche per i piccoli, i poveri gli ammalati di cui si prende cura, sull’esempio della sua “maestra e sorella” Caterina da Siena. L’amore che nutre verso di essi è per Rosa, così si chiamerà dopo l’ingresso nel laicato domenicano a vent’anni, quasi un richiamo ai “conquistadores” per aver ridotto in quelle condizioni le popolazioni indigene a cui oltre il Vangelo erano state portate anche la spada e la morte.
Dall’eremo che si costruisce nel giardino di casa, Rosa ne esce rinnovata e rafforzata nell’amore che nutre verso Cristo, suo sposo, amato e riconosciuto nelle “membra sofferenti”, attraverso le quali vive la propria fede che come linfa vitale, trae dalla preghiera e dall’Eucaristia.
Il cammino della fedeltà a Dio, per Rosa è l’amore verso il prossimo. I diritti di cui gli indigeni erano stati privati, Rosa li ritrova nella “dignità dei figli di Dio” resa loro partecipe per natura e per fede e che nessuno può loro togliere. Oggi diremmo diritti: naturali, inviolabili, inalienabili. Invocata come patrona del Perù e del Sud America, essendo stata la prima santa di quel continente, S. Rosa diviene modello di tutti coloro che lottano perché veramente si realizzi il “nuovo mondo”, qui e ora!
E per comunicarlo a tutti, S. Rosa dice che bisogna farlo con coraggio, in piazza perché tutti, di qualunque condizione, lo possano udire. E’ il coraggio della parrèsia, della franchezza che solo gli umili di cuore hanno il coraggio di vivere.